domenica 21 dicembre 2008

Natale, fantasmi e beneficenza (Band Aid & Co.)

Una delle pochissime cose natalizie che mi piacciono è il racconto "Il canto di Natale" di Charles Dickens, la vicenda del vecchio e avaro Scrooge (che vive da solo e non festeggia il Natale), nella quale appaiono i fantasmi del Natale passato, presente e futuro, che lo aiutano a vedere la vita (e non solo il Natale) in modo diverso.

Tutti quelli che hanno un po' più di venti anni... ricordano, o hanno sentito parlare, di "Do they know it's Christmas?" (1984), canzone natalizia della Band Aid, un super gruppo di artisti britannici tra i quali spiccavano personaggi come Sting, Paul Weller, Midge Ure e Bono Vox, riunitisi per iniziativa di Bob Geldof (un musicista Irlandese famoso soprattutto per essere il protagonista del film Pinkfloydiano "The Wall"), per portare aiuto alle popolazioni affamate dell'Africa (gli incassi del disco furono infatti devoluti in beneficenza).
A 24 anni dalla sua apparizione, questa canzone è diventata come il racconto di Dickens, una vera e propria icona natalizia (uno di quei video che si vedono sempre nel periodo di Natale, un po' come i film di Asterix).
Band Aid è stata inoltre la prima aggregazione di questo genere (ne sono state in seguito organizzate molte altre, per le più disparate cause, dall'aiuto alle popolazioni vittime di catastrofi, alla lotta contro l'Apartheid...).

Chi ricorda la Band Aid non può non ricordare anche la risposta Statunitense: USA for Africa, gente come Stevie Wonder, Tina Turner, Billy Joel, il "Boss" Bruce Springsteen (con la raucedine), Paul Simon, Diana Ross, Dionne Warwick, Willie Nelson, Al Jarreau, Steve Perry dei Journey, Huey Lewis e poi Bob Dylan, Ray Charles... che diretti in grande stile da Quincy Jones e capitanati da Michael Jackson, cantavano la strappalacrime "We are the world".

Visto che siamo in tema, mi piace citare anche Rock Aid Armenia, altro "mucchio selvaggio" di musicisti, riunitosi dopo un disastroso terremoto in Armenia, per cantare una frizzantissima cover di "Smoke on the water" dei Deep Purple.
A parte la scelta del brano (quello del riff più famoso della storia del rock), "Rock Aid Armenia" è la mia preferita tra le iniziative di questo genere, perché sono uno di parte; era infatti una reunion di personaggi rock, di quelli tosti: due Deep Purple (Gillan che è la voce originale del brano e Blackmore, la chitarra), Keith Emerson, Brian May e Roger Taylor dei Queen, Paul Rodgers (che oggi con questi due Queen ci va in tour), Ozzy e Tony Iommi dei Sabbath, Bruce Dickinson degli Iron Maiden, Dave Gilmour, etc...

Ma siccome siamo nel periodo natalizio torno alla Band Aid, per introdurre il videoclip dove ci sono tutta una serie di fantasmi degli anni '80 che, come nel "Canto di Natale", si presentano uno dopo l'altro... (gente come Paul Young, i Duran Duran, gli Spandau, Boy George e i Culture Club, le Bananarama... veri spettri del passato, roba da museo delle cere!). Buona visione.

giovedì 11 dicembre 2008

Una fenice rinata dalle ceneri degli Yardbirds (Led Zeppelin)

Poche band hanno fatto la storia del rock come i Led Zeppelin...
Pochi musicisti hanno suonato non dimenticando i maestri del passato e definendo gli stili del futuro come i Led Zeppelin...
In pochi casi nella storia del rock una band ha avuto individualità fortissime capaci di fondersi in un collettivo, creando una miscela micidiale come i Led Zeppelin.
Per tutte queste ragioni è difficilissimo scrivere qualcosa su di loro.

Tutti sanno (rifiuto di pensare che qualcuno non lo sappia) che i Led sono famosi per aver fatto i loro primi quattro album omonimi numerati: Led Zeppelin I, II, III e IV. Questi album, insieme al doppio "Phisical graffiti", che è uscito dopo qualche anno, sono prestigiose pagine della storia del rock e fanno parte della "preparazione di base" di un rockettaro D.O.C.
Tutti sanno (anche qui non accetto persone impreparate) che John ("Bonzo") Bonham è stato uno dei più grandi batteristi di sempre, che Jimmy Page è un pezzo di storia della chitarra, e così via per John Paul Jones al basso, fino alla voce unica del grande Robert Plant, che chiude il cerchio. Ecco un piccolo esempio per chi non avesse troppa memoria... ("Communication breakdown", da "Led Zeppelin I"...)



Forse non tutti sanno (qui qualcuno non preparato lo posso accettare) che i Led nascono, come l'araba fenice, dalle ceneri di un fantastico gruppo della seconda metà degli anni '60, in cui militò per breve tempo Jimmy Page: gli Yardbirds.
Gli Yardbirds sono citati in tutte le enciclopedie del rock come il gruppo che ha avuto nella sua lineup prima Eric Clapton, poi Jeff Beck, poi Page... Quest'ultimo, entrato poco prima del loro tramonto, si è perso i pezzi per strada ed ha cominciato a radunare intorno a se un po' di gente per onorare alcuni impegni presi dagli Yardbirds (il primo nome della nuova band, che già aveva la lineup dei Led, fu "New Yardbirds")... il resto è storia.

Eccovi una scena leggendaria del film "Blow Up" (1966 di M. Antonioni), dove per girare una scena di un concerto in un club, il maestro ha preso proprio gli Yardbirds, che si esibiscono in un rock 'n roll che suona già zeppeliniano. Il giovane e sorridente chitarrista, col caschettone di capelli e la giacca nera, inquadrato per primo, è Jimmy Page, l'altro (che poi distrugge la chitarra) è quell'altra leggenda che risponde al nome di Jeff Beck...


 
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