domenica 8 novembre 2009

Musica di celluloide

Tra i miei libri preferiti ce n'è uno che fa divulgazione in modo molto particolare: "Cuori e denari" di Giorgio Ruffolo che, attraverso le biografie di dodici grandi economisti, illustra i principi dell'economia in modo semplice quanto piacevole.
Penso che i film che parlano delle biografie dei personaggi della musica abbiano lo stesso effetto, perché favoriscono l'avvicinamento alla produzione musicale di alcuni artisti, proprio attraverso il racconto delle loro vite.

A tal proposito mi tornano in mente gli ultimi film che ho visto di questo genere: "Quando l'amore brucia l'anima" (2005) e "Ray" (2004), biografie di Johnny Cash e di Ray Charles, due film bellissimi.
Come non ricordare poi, la biografia di Jim Morrison (e in parte dei Doors) portata sul grande schermo da Oliver Stone? ("The Doors" del 1991), quella di Jerry Lee Lewis "Great Balls of Fire" (1989), o quella di Ritchie Valens (il messicano arrivato al successo nell'America degli anni '50 e scomparso prematuramente in un incidente aereo insieme ad altri due cantanti: Buddy Holly e Big Bopper), raccontata ne "La Bamba" (1987) e ancora "Sid e Nancy" (1986), la storia di Sid Vicious dei Sex Pistols...

La musica deve molto al cinema secondo me, anche quella classica, pensiamo a film come "Amadeus" (1984), sulla vita di Mozart. Chissà quante persone hanno scoperto e iniziato ad ascoltare la musica di grandi artisti grazie a quei film "biografici", che sono una delle strade principali per arrivare a conoscere la buona musica (visto che le radio ormai trasmettono soltanto roba "di consumo"...).
Anche film non direttamente legati alla biografia di un artista possono avere lo stesso effetto, pensiamo a "Maledetto il giorno che t'ho incontrato" di Verdone (che è tutto incentrato sulla figura di Jimi Hendrix), a "Mississipi adventure" (titolo originale "Crossroads", un filmetto "on the road" di non grandissimo valore cinematografico, che ha il merito di portare al grande pubblico la figura del padre del blues Robert Johnson) o al vecchissimo "La città del jazz" (titolo originale "New Orleans", 1947), nel quale i protagonisti interpretano praticamente se stessi e sono Louis Armstrong, Billie Holiday e Woody Herman...

La musica è espressione dell'artista e della sua vita e il cinema ci aiuta a capire il percorso da cui le melodie e le parole, che hanno affascinato milioni di persone, sono arrivate.
Le vite di certi artisti sono talvolta più avventurose del più coraggioso dei copioni cinematografici, e certe pellicole ce lo hanno dimostrato. La storia di Jerry Lee Lewis, quella di Johnny Cash o quella di Ray Charles superano la fantasia di qualunque scrittore e si prestano molto a un adattamento cinematografico (si tratta di personaggi di successo e ricchi, ma che spesso hanno conosciuto la malattia, la discriminazione, la droga...).

Questo è Dennis Quaid che interpreta Jerry Lee Lewis in "Great Balls of Fire".

 
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