domenica 5 ottobre 2008

Chiaro, breve e conciso: il riff

Il rock, quello "tosto", è caratterizzato dalla presenza dei riff. Non bisogna essere dei tecnici o dei musicofili incalliti per riconoscerlo un riff, che di solito è una frase musicale caratteristica, riconoscibile, breve (nel rock suonata dalla chitarra!). I Deep Purple, i Rolling Stones, i Led Zeppelin, gli AC/DC, i Black Sabbath (ma anche i Beatles di cose come "Day tripper", "I feel fine" o "Helter skelter") sono esempi di gruppi che hanno portato al successo canzoni molto caratterizzate dai riff.
Quante volte abbiamo una canzone pop/rock in testa e non ne ricordiamo il titolo? Cosa facciamo in questi frangenti? chiediamo a qualcuno se ricorda quel pezzo che fa... (e lo canticchiamo). Cosa canticchiamo? se è un pezzo rock tendiamo ad imitare il riff, proprio perché è la parte più caratteristica e riconoscibile, se invece intoniamo una musica, un ritornello, una melodia vuol dire che è una canzone "non rock".

Il riff è spesso più ricordato del titolo e dell'interprete di alcuni brani ("Smoke on the water" dei Deep Purple è tra le canzoni più conosciute al mondo, essenzialmente per il suo riff).
Un riff è una cosa ruvida, selvaggia, un "aforisma" musicale che difficilmente si dimentica, una zampata sonora, un'orma ritmica che rimane impressa nella mente di chi la ascolta. Se il rock è istinto, libertà, voglia di esprimersi fuori dalle righe, beh il riff è il tatuaggio che molti brani rock ti sbattono in faccia senza tanti complimenti.

Siccome l'ascolto, in questi casi, conta più di 100 pagine scritte, eccovi una piccola storia del riff suonata da Steve Morse (attuale chitarrista dei Deep Purple, uno dei più grandi su questo pianeta con la sei corde), che in questo live si diverte a suonare alcuni riff di brani che sono autentici classici (dei Kinks, Jimi Hendrix, Led Zeppelin, etc.). Ovviamente il tutto è un'introduzione per la canzone con il riff più riff di tutti... buona visione!

2 commenti:

maucer ha detto...

Proprio così: dimmi che riff hai ti dirò chi sei!
La chitarra è la madre di tutti i riff più conosciuti. Uno dei pochi che si differenzia è il
celebre il riff di tastiere trattatte dei Van Halen in “Jump”.
Coi suoi riff The Edge ha contribuito al successo degli U2
In Italia una bella iniziativa è quella del gruppo “Le custodie cautelari” e “La notte delle chitarre”che portano in giro per il paese i chitarristi più famosi (da Solieri a Max Cottafavi del primo Ligabue). Invece di pagare decine di euro per ascoltare canzoni cantate dalla voce (che spesso non è niente di che) dell’autore, si possono ascoltare a due lire o completamente gratis le stesse canzoni suonate dai chitarristi originali e cantata dal cantate delle custodie cautelari appunto..

Mick the big thistle ha detto...

Bella 'sta cosa delle custodie cautelari... mi devo informare. Grande maucer, bella segnalazione.

 
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