lunedì 13 ottobre 2008

Napoli, il blues, i ritmi mediterranei, il jazz, la musica latino americana... (Pino Daniele)

E' come la Juve, o lo ami o lo odi, non ci sono vie di mezzo! Conosco poche persone che hanno sentimenti moderati verso Pino Daniele. Alcuni amano la sua musica, ne sono appassionati, altri solo a sentirne la voce vomitano... odiano qualunque cosa provenga da lui.

Comincio col dire che di Pino Daniele io sono un grande appassionato, soprattutto della prima produzione. Lui è stato uno dei pochi musicisti italiani ad aver reso concreto il concetto di "fusion", visto come contaminazione di generi musicali.
I primi dischi di questo grande artista (la sua carriera solista è iniziata nel 1977, dopo aver suonato in un sacco di altre situazioni) sono la parte assolutamente imperdibile della sua discografia: "Terra Mia", "Pino Daniele", "Nero a metà", "Vai mò" e "Bella 'mbriana" (a cui non si può non aggiungere il live "Sciò"), contengono tutti quei brani divenuti veri e propri classici: "Napule è", "Je so pazz'", "A me me piace 'o blues"... grande musica suonata da musicisti di prim'ordine (nel disco Bella 'Mbriana del 1982, oltre ai soliti Tullio De Piscopo alla batteria, Rino Zurzolo al basso e Tony Esposito alle percussioni, è presente un certo Wayne Shorter, sax di alcuni dischi di John Coltrane e Miles Davis...).

Una decina di anni fa regalai ad una ragazza americana (una persona per me importante) una copia di "Bella 'mbriana", lei mi chiese perché glielo avessi regalato, dato che non capiva l'italiano, le risposi che la maggior parte degli italiani ci capiva pochissimo in quel disco... e le dissi di ascoltarlo e basta! L'importante è sentire quello che la musica ti trasmette, proprio questo è il punto con Pino Daniele. Il mio consiglio è di prendere la sua voce come uno strumento, come quando si ascolta uno scat in ambito Jazzistico. Aggiungo che, anche se poco comprensibili per i non partenopei, alcuni testi di questo artista sono tutt'altro che trascurabili.

Eccovi "Viento 'e terra", un pezzo dell'epoca d'oro, con un Pino vestito da Masaniello circondato dalla band storica.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Nella primavera del ’92 esce “Sotto ‘o sole” raccolta soundtrack del film “Pensavo fosse amore e invece era un calesse”. Del connubio Daniele-Troisi, che dire?? C’è una memorabile intervista televisiva dei due con Minà che ogni tanto ripassa in tv. Musicalmente Pino suona e canta al ritmo di bossa nova..che spettacolo!!

Anonimo ha detto...

dimenticavo di dire che molti dei testi di "Sotto 'o sole" sono del grande Massimo Troisi.

Mick the big thistle ha detto...

Beh.. hai ricordato un altro grande personaggio: Massimo Troisi... se fosse un blog sul cinema ... :)

Anonimo ha detto...

e a proposito di "bossa" la Bossa Nova festeggia in questi giorni i suoi primi 50 anni!!

pitone74 ha detto...

C'è un difettino che un appassionato di jazz non può non notare:

Miles Davis e non "Miles Davies"

Condivido l'articolo ... anche se Pino non è tra i miei top ten ...

Mick the big thistle ha detto...

Un piccolo refuso... le cose scritte di getto...

Grazie x la segnalazione!

 
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