lunedì 19 dicembre 2011

The Commitments - il soul di Dublino


Steven: Mi benedica padre, perché ho peccato. Non mi confesso da venti giorni, ora suono in un gruppo. Volano parolacce e bestemmie, ho anche trascurato gli esami. Ci sono tre ragazze nel gruppo e io ho pensieri impuri su tutte e tre. Quando studiavo cantavo gli inni, ora canto sempre “When a man loves a woman”, di Marvin Gaye.
sacerdote: Di Percy Sledge.
Steven: Come?
sacerdote: Quella canzone l’ha scritta Percy Sledge, ho il 78 giri.


(dialogo tratto da The Commitments - A. Parker 1991)

Ci sono pochi film capaci di far innamorare le persone di un genere musicale. "The Commitments" di Alan Parker (si proprio lui, il regista di "Saranno Famosi" e di "The Wall"...) è un film che secondo me ci riesce. Questo film a dir poco delizioso, interpretato da attori praticamente sconosciuti (selezionati da Parker solo per le loro capacità musicali, tanto che poi The Commitments sono diventati un gruppo musicale), racconta la difficile realtà sociale della Dublino degli anni 80, nella quale un gruppo di ragazzi, guidati da Jimmy Rabbitte (il personaggio chiave di questa pellicola), si riunisce per dare vita a una band di Soul.
Il film è una spassosa sequenza di situazioni divertenti e di grandi brani musicali della tradizione soul, da Otis Redding a Wilson Pickett (solo per citare alcuni interpreti dei brani che la band propone nel film).
I personaggi sono tutti da gustare, dal trombettista che sostiene di aver suonato con tutti i grandi della musica mondiale (che è anche il playboy all'interno della band), al sassofonosta appassionato di Jazz, al manager (Jimmy Rabbitte) un tuttologo musicale, al cantante Deco un ciccione, maniaco sessuale, con una gran voce, senza dimenticare il batterista, il pianista e le tre coriste.

Questo film, oltre a rappresentare un gioiello di carattere musicale, è stato anche un apripista per altre pellicole in cui i personaggi, come nel film di Parker, riescono a realizzare qualcosa che li fa elevare dalle difficili condizioni ambientali in cui vivono: sto parlando di film come "Full Monty" (1997), ambientato a Sheffield in Inghilterra, in un contesto di forte disoccupazione e "Billy Elliott" (2000), anch'esso ambientato in Inghilterra, ai tempi dello sciopero dei minatori negli anni 80.
Il video che segue è la bellissima "Mustang Sally" (un vero e proprio classico dell'R&B) nella trascinante interpretazione della band all'interno del film.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il film è davvero bello.
Se vi interessa Dublino, altri spunti interessanti li trovate qui:
http://guide.eurbanlink.com/guida-turistica/iPad-guida-Dublino/
ciao, Alberto

Alberto ha detto...

Il film è davvero bello.
Se vi interessa Dublino, altri spunti interessanti li trovate qui:
http://guide.eurbanlink.com/guida-turistica/iPad-guida-Dublino/
ciao, Alberto

 
This site uses Thumbshots previews