lunedì 26 aprile 2010

Ritorna l'esilio dei Rolling Stones

Tra i dischi dei Rolling Stones "Exile on main street" (1972) è famoso per essere stato registrato durante l'auto-imposto "esilio" del gruppo (per sfuggire al fisco britannico si erano trasferiti, per un periodo, nella villa affittata in Francia dal chitarrista Keith Richards). In realtà questo doppio album contiene anche brani registrati in contesti diversi, ma ovviamente la parte del leone la fanno le session svolte nel corso dell'esilio francese.
Il disco è composto da 18 tracce di sano Rock, fortemente contaminate di blues, R&B e gospel. Un LP che è un ritorno alle origini, a quella musica nera alla quale gli Stones hanno sempre dimostrato di essere molto legati (tra i brani c'è anche "Stop breaking down" di Robert Johnson, uno dei padri del blues). Altro aspetto particolare da evidenziare in questo lavoro, è la presenza di numerosi musicisti, sia britannici che americani; questo si sente molto negli arrangiamenti, nei quali spesso gli strumenti della band sono affiancati da sezioni fiati, organi e cori.

"Exile" è sicuramente uno dei capolavori dei Rolling Stones: un disco trascinante, ruvido e trasgressivo (provate a leggere qualcuno dei testi tipo "Rip this joint"), anche se non contiene successi che spiccano come "Satisfaction" o "Brown Sugar".
E' superfluo dire che questo album è già nella storia e oggi (a metà maggio) ritorna, non solo rimasterizzato ma con l'aggiunta di una decina di inediti ripescati tra le registrazioni in possesso di Mick Jagger & Co.
Questa è "Plundered my soul" uno dei dieci inediti, che già infuria in tutte le radio e sul web... e se il buon giorno si vede dal mattino, qui c'è ancora tanta grande musica da ascoltare!


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