Tornare a casa di notte, accendere la TV e sentire la notizia della morte a causa di un infarto di un uomo di 50 anni, di nome Michael Jackson, mi ha fatto un certo effetto.
Ex bambino prodigio, iniziò la carriera nel gruppo di famiglia, i Jackson Five, composto da lui e da altri quattro suoi fratelli.
Il grande successo arriva quando poco più che ventenne irrompe nel mercato mondiale con il suo "Thriller" (1982), disco dei record e dei grandi successi ("Thriller", "Billy Jean", "Beat it" solo per citarne alcuni).
Jackson è stato il promotore di iniziative benefiche come "USA for Africa" e il creatore di fondazioni a favore dell'infanzia, ma è anche balzato alle cronache per essere un personaggio eccentrico, accusato di pedofilia, oltre che misteriosamente trasformatosi da uomo di colore in uomo bianco.
E' stato un artista capace di creare grandi successi commerciali ma anche un uomo capace di inviare al mondo messaggi a favore delle popolazioni più povere, attraverso brani come "Heal the world".
Un personaggio fatto di luci ed ombre, un uomo che ha saputo attrarre l'attenzione su di se, e non sempre per motivi nobili, un artista che ci ha lasciato molta musica che rimarrà senza dubbio nella storia del pop.
Una delle mie canzoni preferite di questo artista è "Man in the mirror", un brano che parla di quell'uomo davanti allo specchio con il quale ci confrontiamo tutti, prima o poi, nella vita...
venerdì 26 giugno 2009
Stanotte si è spenta la più grande e controversa star del pop
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2 commenti:
Grande Mick, lo sapevo che non sarebbe mancato il tuo saluto...
Un personaggio discusso e discutibile sicuramente...un'anima dannata che mi lascia tanti ricordi della mia adolescenza...e tanta malinconia...
Mi associo al saluto. A me non è mai piaciuto. Sarà che ho sempre fatto fatica a distinguere l'uomo dall'artista.
Maucer
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