mercoledì 20 giugno 2012

Riposa in pace Robin

Due gemelli eterozigoti: Robin Gibb e suo Fratello Maurice, così diversi da non sembrare affatto gemelli, legati da un destino spietato perché colpiti entrambi dalla stessa brutta malattia, a carico del medesimo organo, come fosse scritta, programmata in un DNA così simile. Robin, quello dei tre Bee Gees che ha spopolato in Italia anche da solista, cantando "Juliet" (1983), ha combattuto fino a un mese fa, contro un tumore che alla fine lo ha ucciso, lo stesso male che nove anni prima aveva ucciso il fratello.

Dal 2003 i Bee Gees si sono ufficialmente sciolti. Dopo la morte di Maurice, Barry e Robin decisero di scrivere la parola fine per il trio, che senza il fratello non sarebbe più esistito. Oggi Barry, l'uomo che con il suo falsetto ha caratterizzato così tanto i successi targati Bee Gees, il fratello più grande, di età e di statura, è rimasto solo a testimoniare quello che questo grande trio ha fatto per la musica pop.
Nati sull'Isola di Man, i tre fratelli emigrarono da ragazzi in Australia, dove giovanissimi iniziarono la loro carriera. Emigrati di nuovo in Inghilterra, conoscono il successo planetario, scrivendo pagine grandiose della storia del pop, e creando un genere musicale come la disco music.

A un mese dalla sua scomparsa, ricordiamo Robin Hugh Gibb, nato nel 1949, con la sua musica, la sua e quella dei suoi fratelli / partner musicali: questo è un medley dal vivo, con tre voci splendidamente armonizzate, accompagnate dalla chitarra di Barry. Le canzoni eseguite dal vivo, in questi 12 minuti di grande musica, spaziano dai primi successi come "New York mining disaster" a "Too much heaven" (una loro hit melodica dei tempi della disco music), fino a due tra le tante canzoni composte dai tre fratelli per altri artisti: "Heartbreaker" (interpretata da Dionne Warwick) e "Islands in the stream" (del duo Kenny Rogers - Dolly Parton).
R.I.P: Robin.




 
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